Camper ha avviato la terza fase del suo progetto di espansione. Sbarcata da Mallorca sulla terraferma spagnola con le calzature alla fine degli anni 70 e avviato un processo di internazionalizzazione con l'apertura di monomarca in Europa e negli Stati Uniti nel 1992, l'azienda della famiglia Fluxá ha deciso di diversificare il proprio ambito di attività.
Un primo passo in questa direzione è già stato fatto con foodBall, un ristorante a Barcellona che guarda da un lato alla cucina biologica e dall'altro alla bioarchittetura. Questo nuovo modo di sentire è stato declinato, sempre nella capitale catalana, anche nel settore alberghiero con Casa Camper, un hotel che ha richiesto investimenti per 11 milioni di euro.
Ovviamente, la scelta della diversificazione è volta a far crescere il fatturato della società, che si attesta attorno ai 200 milioni, scegliendo una strada alternativa rispetto alla concessione di licenze per la realizzazione di profumi e accessori. Per quanto riguarda l'Italia è prevista l'apertura di un foodBall (il secondo sarà però realizzato a Berlino) e di una Casa Camper, senza fissare la tempistica.
Estratto da Finanza&Mercati del 2/02/05 a cura di Pambianconews