sarebbe pronta a dividere le attività. Un doppio ombrello, con relativa doppia quotazione in Borsa, per completare la razionalizzazione e separare le attività tessili da quelle moda. La mossa consentirebbe al presidente, Antonio Favrin, di accelerare la creazione di valore promessa agli azionisti, e porterebbe il titolo a un valore teorico superiore ai 16,5 euro. L'ipotesi è contenuta in un report di Citigroup, banca tenuta in grande conto dagli uomini di Favrin, che da mesi hanno sul tavolo i dossier del riassetto di Valdagno.
Gli stessi dossier che contengono lo studio sull'aggregazione con la controllata Hugo Boss, anticipata in estate da Finanza & Mercati e mai smentita dalla società.
Prima di procedere all'eventuale aggregazione con la casa tedesca, suggerisce Citigroup, Marzotto dovrebbe affrontare lo spin-off della divisione tessile, «dando vita a due società quotate separate», di cui peraltro «la famiglia continuerebbe a controllare il 55% del capitale».
Secondo quello che Citigroup definisce un «esercizio teorico», la scissione lascerebbe alla Marzotto Textile le attività laniere, le partecipazioni nel Linificio, in Zucchi e Mascioni, e sposterebbe tutto il debito nella Marzotto Fashion (in cui confluiranno Valentino, Hugo Boss, Marlboro, i brand minori, e lo 0,45% di Mediobanca).
Estratto da Finanza&Mercati del 26/11/04 a cura di Pambianconews