La Cina rappresenta davvero una minaccia per il nostro Paese e per il resto del mondo? O è forse meglio considerarla una grossa opportunità? Queste le principali domande alle quali hanno tentato di dare una risposta i partecipanti al convegno organizzato dall'Aspen, dalla Fondazione Italia-Cina, da Assolombarda e dal Sole 24 Ore: «Il tempo della Cina. La risposta dell'Europa e dell'Italia», tematica alla quale è stato dedicato l'ultimo numero della rivista Aspenia. «Una chance che non bisogna lasciarsi sfuggire», così Michele Perini, presidente di Assolombarda, ha definito la Repubblica Popolare cinese. Questo soprattutto per i brillanti risultati economici degli ultimi sette anni.
In questo lasso di tempo il Pil è salito in media del 7,2% annuo. Solo nel 2003 la crescita è stata del 9,1% nonostante i contraccolpi provocati dalla Sars. E l'Italia, secondo partner commerciale dopo la Germania e prima della Francia, ha in cantiere numerose iniziative per quest'anno a partire dalla primavera.
«In aprile daremo il via a una serie di 300 eventi per promuovere il nostro Paese in Cina che si concluderanno con il gran premio di Formula Uno a Shanghai», ha annunciato nel corso dell'incontro Adolfo Urso, vice ministro delle Attività produttive con delega al Commercio estero. Sono in programma sfilate di moda, fiere dell'arredo, dei macchinari e il restauro della città italiana (dei primi del '900) Tiangin, una regata di gondole veneziane e una vera e propria manifestazione riguardante il «made in Italy» nel mese di settembre a Shanghai.
Estratto da Il Giornale del 17/02/04 a cura di Pambianconews