Puma il marchio sportivo quotato a Francoforte, ha rivisto al rialzo le proprie stime per la bottom line 2002 portandola a quota 98 milioni di euro, un livello che rappresenta un incremento del 71% rispetto ai 57,4 milioni di euro raggiunti lo scorso anno.
Quest'anno la società aveva già alzato il tiro sugli utili, anche se non in proporzioni così importanti.
Inizialmente sia i profitti sia il fatturato erano previsti in crescita del 30% rispetto all'anno precedente, ma già alla fine di maggio l'amministratore delegato Jochen Zeitz si era dichiarato piuttosto soddisfatto per l'andamento degli ordini al punto da prevedere una velocità di crescita del volume d'affari 2002 di circa il 40% accompagnata da incrementi ancora più alti per i profitti. Il numero uno del marchio diventato un cult anche tra le fashion victim aveva anche fornito le prime indicazioni per il 2003, preannunciando il raggiungimento per la prima volta di 1 miliardo di euro di fatturato complessivo.
Nel primo trimestre dell'anno in corso Puma ha realizzato un turnover pari a 232,8 milioni di euro, registrando un incremento del 55,8% rispetto allo stesso periodo del 2001. Il trend è stato ancora più positivo per le performance reddituali. L'utile operativo è salito infatti del 184,8% a quota 33,6 milioni di euro, mentre l'utile netto ha raggiunto il livello di 22,1 milioni di euro triplicando il risultato del primo trimestre 2001. Il prossimo appuntamento con i risultati della società tedesca è fissato per il 25 luglio con la relazione sul secondo trimestre.