Mentre i due grandi rivali del lusso, LVMH e PPR, si contendono la leadership accaparrandosi le marche e gli stilisti più prestigiosi, quasi in sordina sbarcano a Parigi due nuovi gruppi, che mirano a griffe meno trendy. La francese France Luxury Group e il gruppo svizzero Leman Capital intendono darsi battaglia per rilevare quelle maison un po' messe da parte dal trend attuale, con una forte storia alle spalle, ma ora ai margini del mercato anche se sostenute da una clientela fedele. Si parla di Balmain, che ha un mercato forte negli Stati Uniti e in Giappone ma va meno in Francia, di Courreges, Rochas, Carven, Revillon.
France Luxury Group è nata a fine gennaio per iniziativa di Francois Barthes, presidente del gruppo EK Finanze – già proprietario di Jacques Fath, Jean-Louis Scherrer, Emmanuelle Kahn, Harel- e dell'uomo d'affari Mounir Moufarrige.
Leman Capital, il 14 dicembre scorso ha acquisito dal gruppo Bic l'ex Maison Guy Laroche, molto nota negli Usa, dopo aver rilevato nel 2000 la Georges Rech, che va forte in Germania e nei paesi del nord. La nuova holding della finanziaria svizzera si chiamerà Georges Rech International.
Secondo 'Le monde' i due gruppi “sperano di approfittare delle opportunità di acquisto create nel lusso dalla depressione congiunturale del dopo 11 settembre”. Ma nessuno dei due ha voluto rivelare le somme di cui dispongono per lanciare la loro offensiva nel lusso, un mercato mondiale in espansione valutato a 60 miliardi di euro secondo Merrill Lynch. Opta per una strategia all'americana, spiega Barthes: occuparsi di creazione, marketing, licenze e comunicazione e lasciare la produzione e la distribuzione a partners adatti. Modello peraltro già applicato da Laroche, della Rech, dove tutta la produzione è “appaltata”. Rech International possiede nel mondo 52 negozi e vuole sviluppare un concetto di boutique che venda marche molto complementari.