Zegna chiude il 2012 con una crescita in doppia cifra dei ricavi e degli utili. Il gruppo di abbigliamento piemontese si dice inoltre fiducioso per i prossimi mesi, anche se puntualizza che “l’accentuarsi delle tendenze negative dell’economia a livello globale – ha dichiarato l’AD Gildo Zegna – diversamente dagli ultimi anni, potrà avere ripercussioni anche sul settore del lusso”.
Il Gruppo Ermenegildo Zegna, leader globale nell’abbigliamento maschile di lusso, ha approvato il bilancio consolidato 2012, con un fatturato di 1,261 miliardi di euro (+12% a cambi correnti), un ebitda pari a 250,2 milioni di euro (19,8% del fatturato), un utile netto di 130 milioni di euro (+13%) e una positiva posizione finanziaria netta. Più del 90% delle vendite derivano dalle esportazioni, con i mercati emergenti che rappresentano il 46% del totale dei ricavi del gruppo. I principali mercati che hanno contribuito alla crescita sono stati: la Grande Cina, Usa, Russia e Medio Oriente. Contrazioni si sono invece verificate in Spagna, Giappone e Corea. In Europa, complessivamente, si registrano risultati positivi, con i fatturati di Italia, Francia e Uk sostenuti dagli acquisti dei turisti. Particolarmente importante il ruolo del canale retail di Zegna, che rappresenta ormai il 78% del totale delle vendite del brand, con un incremento di 16 punti percentuali in soli quattro anni. A fine 2012 i negozi monomarca erano 543, di cui 303 di proprietà. Nel 2013 sono previste circa 30 aperture, tra cui Ginevra, Londra (Sloane St.), Dallas, Cancun, Abu Dhabi, Kuwait City, Singapore, Hanoi, Brisbane e in diverse città cinesi, rafforzando ulteriormente anche le presenze a Pechino e Shanghai.