“È stato un immenso privilegio dare vita alla mia visione con un marchio di calzature negli ultimi 18 anni”, si legge nelle prime righe del comunicato, divulgato dallo stesso Nicholas Kirkwood sul proprio profilo Instagram, che annuncia la chiusura dell’omonimo brand.
“Ho lanciato Nicholas Kirkwood nel 2005 con la missione di offrire una nuova silhouette dinamica, architettonica ma sempre femminile, realizzata con la miglior qualità possibile. È stato un viaggio esaltante durante il quale ho collezionato molti incredibili ricordi e preziosi insegnamenti con i visionari della moda con cui ho collaborato nel corso degli anni”, afferma il designer, svelando il motivo che lo ha portato a sospendere la label di calzature: “Credo che per molti versi il marchio abbia fatto il suo corso, per ora. Questo, unito alla mia passione e alla mia ricerca incessante di soluzioni planet-positive per un’industria calzaturiera così poco positiva per il pianeta, mi ha portato a prendere la decisione incredibilmente emotiva di chiudere il marchio Nicholas Kirkwood”.
“Nell’ultimo anno – spiega Kirkwood nella nota – ho concentrato le mie energie nello sviluppo di tecnologie green di nuova generazione per delle calzature che, in caso di successo, incorporerò in un concetto totalmente nuovo per un marchio che, a sua volta, spero possa andare verso un futuro a zero emissioni di carbonio”.
Un saluto che non esclude quindi un possibile riorno nel panorama calzaturiero, ma che, per ora, ha portato a molteplici ringraziamenti, dai clienti, agli stilisti, passando per editori, scrittori, collaboratori, content creator, consulenti, agenzie, partner commerciali, amici e famigliari. Un ringraziamento “per il sostegno e l’amicizia dimostrate in questi anni”.
“Infine – conclude il designer -, vorrei fare un grande ringraziamento alle talentuose persone che sono orgoglioso di aver chiamato il mio team nel corso degli anni. È superfluo dire che nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza di voi e che vi sarò sempre grato per il vostro prezioso contributo”.
Nicholas Kirkwood si era ripreso il proprio marchio nel 2020, dopo che sette anni prima il colosso del lusso Lvmh ne aveva comprato la maggioranza. Una decisione presa di comune accordo e che però era stata da sfondo a un periodo negativo per le vendite del brand, che, secondo quanto riportava Bof, avrebbe archiviato il 2019 con un fatturato in calo del 28% a quota 8,14 milioni di sterline (circa 9 milioni di euro al cambio attuale) e con una perdita operativa di 3,3 milioni.