Con i suoi 49 miliardi di dollari (circa 42 miliardi di euro) di ricavi, la Christian Dior SA è il più grande fashion group al mondo. Lo ‘certifica’ la Forbes’ Global 2000 list, che include “le public companies più grandi e potenti del mondo, misurate da un punteggio che tiene conto di giro d’affari, profitti, attività e valore di mercato”. Nella classifica generale, Christian Dior SA, che controlla il 46% di Lvmh (e che dunque è una realtà diversa dal brand Christian Dior, in orbita allo stesso colosso guidato da Bernard Arnault) è 150esima, preceduta da gruppi della finanza, aziende farmaceutiche e giganti della grande distribuzione come P&G e Amazon. Il primato è nell’indice del settore apparel, dove batte Inditex (289esima nella classifica globale) e Nike (344esima).
Quarto posto, nella classifica fashion, per la rivale diretta di Lvmh, Kering (349esima nell’indice totale), controllante, tra gli altri, di Gucci, Yves Saint Laurent e Bottega Veneta, mentre al quinto e sesto posto ci sono, rispettivamente, l’americana Tjx Companies (445esima), società di beni casalinghi e d’abbigliamento con sede in Massachusetts, e la tedesca Adidas (457esimo).
Seguono la holding svizzera Richemont, il gruppo giapponese Fast Retailing, il numero due del fast fashion H&M, la catena Usa dell’off-price Ross Stores ed Hermès International, pronta a debuttare nel CAC 40, indice ammiraglio della Borsa francese.
Nessuna italiano tra le prime 26 aziende, scalzate dai gruppi a stelle e strisce Gap, Pvh, Nordstrom e Tapestry, ma soprattutto dai colossi asiatici Chow Tai Fook Jewellery (Hong Kong), Shenzhou International Group Holdings (Cina), Rongsheng Pertochemical (Cina) e Anta Sports Products (Cina).