Primark potrebbe superare Mark & Spencer come primo rivenditore d’abbigliamento nel Regno Unito. A sospettarlo, e prospettarlo, sono gli analisti di GlobalData, dopo che il retailer britannico ha annunciato, questa settimana, la chiusura di 100 negozi entro il 2022 al fine di rivisitare ed equilibrare le superfici di vendita. In particolare, il programma, tra le altre cose, prevede la chiusura del 25% dello spazio dedicato all’abbigliamento e alla casa, ‘trasferendo’ parte delle vendite sul canale e-commerce, con l’ambizione di raddoppiare la quota online delle vendite di abbigliamento e casa oltre il 33 per cento.
“Marks & Spencer ha dominato il mercato dell’abbigliamento del Regno Unito per decenni, ma il suo primato come numero uno potrebbe essere messo in pericolo con Primark”, ha affermato Maureen Hinton, direttore del gruppo di ricerca al dettaglio di GlobalData. Secondo gli analisti, infatti, la quota di mercato di M&S nell’abbigliamento sarebbe pari al 7,6 per cento (era del 9,7% nel 2008), contro il 7% (4,4% nel 2008) di Primark, un testa a testa che potrebbe vedere il colosso del low-cost passare in vantaggio nel caso M&S non riesca a gestire correttamente la conversione delle vendite da negozi destinati alla chiusura sul suo business online o ad altri negozi.
Il retailer, che ha hannunciato oggi i propri risultati, ha archiviato l’anno fiscale chiuso il 31 marzo 2018 con un fatturato di 10,7 miliardi di sterline (circa 11,3 miliardi di euro), in crescita dello 0,7% rispetto l’anno precedente. L’ebitda è calato del 5,4% a quota 581 milioni. “Ci sono una serie di problemi strutturali da affrontare e stiamo prendendo provvedimenti per risolverli”, ha commentato il CEO Steve Rowe. “La nuova organizzazione sarà in gran parte in funzione entro luglio e il team sta ora affrontando la trasformazione della nostra cultura per rendere M&S un business più veloce, più economico, più commerciale, più digitale. Questo è vitale in quanto iniziamo a sfruttare la forza del marchio e dei valori M&S in una famiglia di aziende per garantire una crescita sostenibile e redditizia in 3-5 anni “.