Non si arresta la corsa di Amazon, che nel primo trimestre del 2018 sfonda il tetto dei 50 miliardi di dollari (circa 41,4 miliardi di euro) di ricavi e supera le stime del consensus Reuters, ferme a 49,8 miliardi. Nei primi tre mesi dell’anno il numero uno dell’e-commerce mondiale ha inoltre più che raddoppiato il suoi profitti, passati da 724 milioni di dollari a 1,6 miliardi. A trainare i risultati sono stati la performance di vendita nel mercato americano e, ha spiegato la stessa azienda, il business dei servizi cloud. Per il secondo trimestre Amazon ha stimato ricavi tra 51 e 54 miliardi e un utile operativo tra 1,1 e 1,9 miliardi. Il titolo del gruppo di Seattle ha segnato un +3% ieri a Wall Street, e un +7% nel pre-market di questa mattina, portando il valore di mercato oltre i 700 miliardi di dollari.
Secondo stime di mercato, grazie all’aumento dei valore delle azioni, Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon, ha guadagnato circa 8 miliardi di dollari.
Una settimana dopo avere reso noto, per la prima volta, il numero di iscritti paganti al servizio Prime, che oggi sono più di 100 milioni nel mondo, il colosso della rete ha annunciato che il costo dell’abbonamento al servizio negli Stati Uniti salirà del 20% a 119 dollari l’anno. Amazon ha inoltre rinnovato il suo accordo con la National Football League a stelle e strisce, le cui partite, per le stagioni 2018 e 2019, verranno trasmesse in diretta su Prime Video.