Nella battaglia legale in corso contro il gruppo Kering, Hedi Slimane mette a segno un’altra vittoria. Secondo quanto riferito da Bloomberg, infatti, la scorsa settimana il Tribunale del Commercio di Parigi ha riconosciuto che lo stilista è stato sottopagato per una cifra pari a 9,3 milioni di euro (al netto delle tasse) per il suo operato nell’ultimo anno di attività presso Yves Saint Laurent, di cui è stato direttore creativo dal 2012 al 2016. Proprio nel 2016, il designer era stato retribuito con meno di 667mila euro, nonostante le vendite del brand fossero triplicate in quattro anni, con lui al timone stilistico, fino a superare il miliardo di euro.
Ai tempi del suo lavoro in Kering, Slimane, oggi artistic, creative and image director di Céline (Lvmh), aveva una clausola nel contratto che gli garantiva un compenso dopo le tasse di minimo 10 milioni di euro, legati soprattutto a un accordo di acquisto di azioni della società.
Con la sua uscita da Ysl è iniziato un contenzioso legale fra il designer e il colosso guidato da François-Henri Pinault, che riguarda, tra gli altri aspetti, una clausola di non concorrenza (nell’esate 2016 il Tribunale aveva già dato ragione allo stilista, che chiedeva l’applicazione delle contropartite economiche previste da questa clausola) e un caso di proprietà intellettuale legato a fotografie di Slimane nell’archivio online di Saint Laurent.
Una spokeperson di Kering ha fatto sapere che il gruppo francese intende ricorrere in appello.