Un 2017 caratterizzato dal segno più per Fope, che ha chiuso l’esercizio fiscale con ricavi per 28 milioni di euro, in crescita del 21%, e un ebitda in aumento del 72% per 3,9 milioni (ebitda margin del 14 per cento). I profitti netti, infine, sono saliti da 1,1 a 2,3 milioni di euro.
“La buona performance – ha spiegato alla stampa Diego Nardin, AD di Fope – è stata trainata da tutte le collezioni, a partire dalla nuova collezione Prima, che ha generato il 20% dei ricavi dello scorso anno. Hanno completato l’offerta anche 5 modelli di orologi Swiss made, che hanno performato molto bene in termini di vendite”. Il manager ha poi annunciato l’apertura, negli scorsi mesi, della filiale inglese Fope Jewellery Ltd (a Fope fa capo il 75%, mentre il restante 25% fa capo al mamagement UK) per presidiare il mercato locale in maniera diretta.
A livello geografico, l’Italia ha segnato un +9%, mentre Europa e America hanno registrato, rispettivamente un +24% e un +22 per cento. All’inizio del 2017, ha puntualizzato Nardin, Fope ha operato una variazione di listino del 5% su tutti i mercati. Quando Fope si è quotata, nel 2016, il titolo era scambiato a 2,90 euro, oggi a 6,80 euro.
A livello strategico l’azienda fondata a Vicenza nel 1929 punta ora a rafforzare la sua posizione nei mercati principali (America, Uk e Germania), ma gli investimenti guardano anche ad aree di approdo recente, come i Paesi del Golfo e l’Australia. Al via anche l’ampliamento delle sede di Vicenza, con un investimento stimato di circa 3 milioni di euro.
Per il periodo 2018-2020, Fope si attende una crescita annua del 10% per i ricavi e del 17% per l’ebitda.