Cambio d’abito per Abercrombie&Fitch che si rifà l’immagine partendo, questa volta, dal digitale. Il brand americano celebre, tra le altre cose, per la scelta di modelli (e commessi) bellissimi e giovanissimi, ha infatti lanciato un nuovo sito corporate tramite cui si propone di sottolineare l’impegno a sostenere i diritti umani e dei lavoratori, la sua determinazione a costruire sistemi che rispettino e proteggano l’ambiente, la sua volontà di costruire una cultura diversificata e inclusiva e i suoi contributi filantropici a livello locale e di comunità nazionali e globali. Navigando nel sito, e in particolare nelle sezioni ‘diversity & inclusion’ e ‘sustainability’, è quindi possibile reperire tutte le informazioni riguardanti le attività del gruppo, dalle iniziative charity agli eventi (come la Disability Week) e tanto altro ancora.
Al di là dell’effettiva capacità di tradurre in concreto le aspirazioni sostenibili, quello di Abercrombie appare un netto riposizionamento di immagine in senso responsabile. Per il marchio americano, è addirittura una inversione di direzione. Quello che era un brand impostato e proposto come un brand ‘esclusivo’, cioè fondato sul must dell’apparenza estetica elitaria, adesso, dopo una profonda crisi di vendite e di andamento in Borsa, si trasforma in un brand con i valori della massima capacità ‘inclusiva’.
“Noi abbiamo un profondo impegno nei confronti dei nostri consumatori, lavoratori e partner, ovvero essere un business leader responsabile”, ha commentato Ian Bailey, head of communications&PR di A&F. “Il nostro nuovo sito corporate comunica meglio questo impegno e dà al pubblico l’opportunità di conoscerci meglio e di essere coinvolti in un modo nuovo e significativo”.
La mossa potrebbe rientrare nel piano di rilancio del gruppo che, negli ultimi tempi, ha vissuto un periodo di crisi tanto da essere arrivato vicino alla propria possibile cessione, a seguito anche di un bilancio 2016 poco positivo, per poi ritirarsi dalle trattative e proseguire il proprio piano di rilancio. Rilancio che è stato confermato anche dai risultati positivi relativi allo scorso anno fiscale, i quali hanno visto il gruppo superare le stime nell’ultimo quarter per poi chiudere il 2017 con vendite nette in crescita del 5% a 3,49 miliardi.