Anno difficile per Desigual. Il marchio catalano di abbigliamento ha chiuso il 2017 con vendite in calo dell’11,5% rispetto al 2016, ferme a quota 761 milioni di euro. Segno meno anche per l’utile netto che è sceso a 47 milioni di euro, in discesa del 33,3% sull’anno precedente.
L’azionista di maggioranza di Desigual, la società di investimento Eurazeo, ha individuato le ragioni della cattiva performance nell’impatto del piano di risanamento della rete di punti vendita, oltre che nel calo delle vendite sia all’ingrosso sia in negozio. Inoltre, ha attribuito il calo in Europa alla difficile situazione di un mercato che per il marchio rappresenta il 90% delle vendite.
In America Latina, regione che genera il 3% del fatturato complessivo del gruppo, le vendite sono invece cresciute a doppia cifra rispetto al 2017, con un +18 per cento. A tenere sono state le vendite online, che nel 2017 hanno rappresentano il 12% del totale, in incremento del 14% sull’anno precedente.
La società prevede di inaugurare 50 negozi nel 2018 e di rinnovarne almeno altri 50 nei prossimi mesi.
Secondo le dichiarazioni di Eurazeo, l’impatto commerciale dell’integrazione lo scorso settembre di Jean-Paul Goude nel dipartimento creativo di Desigual comincerà a farsi sentire quest’anno, dato che la sua prima capsule collection fa parte della linea per la P/E 2018.