Borsalino finisce di nuovo in stallo. E si apre la prospettiva di una nuova gara di acquisto, in seguito a una presa di posizione dura della curatela verso gli affittuari del marchio, la Haeres Equita dell’imprenditore italo-svizzero Philippe Camperio. Intanto, lo stabilimento di Spinetta Marengo, dallo scorso sabato 3 marzo, non potrebbe più produrre, promuovere e vendere cappelli o altri prodotti a marchio Borsalino.
Il contratto di affitto della Borsalino con la Haeres, ha spiegato l’avvocato e curatore fallimentare Stefano Ambrosini, è stato infatti risolto in quanto, secondo la stampa, non erano stati pagati canoni sia d’affitto (per 300mila euro) sia del lease back sul marchio. In base al contratto, bastava saltare una sola rata mensile (80mila euro) per annullare tutto. Secondo quanto affermato dal curatore, la cifra sarebbe poi stata versata sul conto della curatela fallimentare, ma per legge i mancati pagamenti non sono più sanabili.
“Haeres Equita – spiegano gli avvocati della società – ha ricevuto, alle ore 20.20 del giorno 1 marzo 2018, la dichiarazione dei Curatori del Fallimento Borsalino di volersi avvalere della clausola risolutiva espressa prevista dal contratto di affitto. Tale dichiarazione è ritenuta da Haeres priva di rilevanza giuridica, perché posteriore all’adempimento, da parte di Haeres medesima, dell’obbligazione di pagamento dei canoni di affitto. Infatti, Haeres ha saldato quanto dovuto a tale titolo, con bonifici effettuati il 27 febbraio 2018 e ricevuti dal Fallimento Borsalino prima dell’invio della predetta dichiarazione. A fronte dell’ingiusta iniziativa assunta dal Fallimento Borsalino, Haeres valuterà ogni più opportuna azione a tutela della propria immagine, dei propri diritti e della continuità aziendale”.
Alla Haeres sono ora concessi 90 giorni per restituire il bene, lo scadere dei quali coinciderà proprio con la scadenza naturale del contratto. “Il marchio Borsalino è tuttora di proprietà di Haeres Equita che l’ha acquistato da Mediocredito, banca del gruppo Intesa San Paolo l’estate scorsa per circa 18 milioni di euro – affermano fonti vicine a Haeres Equita -. Nei prossimi 90 giorni le parti dovranno necessariamente procedere a una consultazione, come previsto dalla legge, in quanto i dipendenti ora passeranno da Haeres Equita a Borsalino Spa. Durante questo periodo di tempo, l’azienda continuerà a essere guidata da Haeres Equita che la “traghetterà” verso la restituzione”.
I dipendenti ora passeranno da Haeres Equita a Borsalino Spa. In seguito, a maggio, secondo quando affermato da Ambrosini, il cappellificio sarà messo all’asta e venduto presumibilmente entro l’anno.
L’udienza di Appello, relativa alla decisione del Tribunale di Alessandria di bocciare la richiesta di concordato presentata da Haeres Equita, è prevista per il 13 marzo presso il Tribunale di Torino.