Chiude in crescita il 2017 Lectra, gruppo francese quotato all’Euronext di Parigi specializzato nella produzione di software e soluzioni tecnologiche. A livello di gruppo il fatturato si è attestato a quota 277,2 milioni di euro in aumento dell’8% rispetto ai 260 milioni del 2016. Per quanto riguarda la filiale italiana, il dato sarà ufficializzato ad aprile ma si prevede un giro d’affari di 30 milioni, in crescita del 20% rispetto ai 26 milioni dell’anno precedente.
“I principali settori di riferimento per il nostro business – spiega a Pambianconews il CEO di Lectra Italia Fabio Canali – sono fashion, furniture e automotive, tutti cresciuti nel 2017 soprattutto grazie alla migrazione del nostro gruppo verso la strategia Lectra 4.0 e la nuova brand identity, sviluppata con l’agenzia ComCorp*. Se a livello internazionale per il gruppo i tre settori si dividono le quote di fatturato con una preponderanza di automotive e fashion, in Italia è il fashion a farla da padrone con il 70% del valore.
La strategia Lectra 4.0 ha permesso al gruppo di crescere anche in mercati nuovi come Vietnam, Corea e Bangladesh, in Italia ha riportato Lectra ai numeri pre-crisi del 2006-2008. “I driver della crescita di Lectra Italia sono stati l’Industria 4.0 ma anche la piattaforma di Product Lifecycle Management (PLM).”
Per l’anno in corso, Lectra Italia ha aspettative positive anche a seguito della recente acquisizione della società italiana Kubix Lab, una start up innovativa che opera nel segmento del PLM.
La conferma degli incentivi governativi, come l’iper-ammortamento, ovvero la supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0, è foriero di buoni risultati per Lectra che vedrà molte aziende rinnovare il parco tecnologico e soprattutto integrare a livello globale la supply chain, chiedendo il suo supporto.
“Il 2017 è stato un anno orientato all’investimento tecnologico – conclude Canali -, il 2018 potrà essere un anno di crescita delle competenze per far sì che gli investimenti tecnologici diventino poi applicazioni al processo”.
*Articolo modificato alle ore 12.38. In precedenza era stato erroneamente scritto che ComCorp aveva sviluppato il 4.0, mentre in realtà si è occupata del rebranding.