Condé Nast Italia mette i Millennials nel mirino e presenta questa sera, con un evento di lancio presso il Piccolo Teatro Strehler di Milano, il suo nuovo progetto Lisa, acronimo di Love Inspire Share Advise. Si tratta di un nuovo magazine online e ‘platform free’ (non agganciato a un portale), la cui peculiarità è appunto quella di essere unicamente presente sui social, Instagram, Facebook e, in prospettiva, Spotify. Avviato in sordina, negli ultimi due mesi di fase sperimentale ha già raccolto oltre 250mila fan su Facebook e 13mila su Instagram, a testimonianza di quanto i giovani (e soprattutto le giovani) tra i 25 e i 35 anni, target del progetto, siano attivi online e, anche, di come i post sponsorizzati ampiamente utilizzati possano fare da trampolino a una pagina.
A raccontare a Pambianconews il nuovo progetto è Francesca Airoldi, direttore generale sales and marketing della casa editrice in Italia. “Da stasera, dopo un necessario periodo beta che ci ha permesso di costruire una prima fan base, ci aspettiamo numeri ancora più interessanti e un tasso di engagement più elevato. All’evento di lancio saranno presenti due gruppi molto amati dai Millennials, i Maneskin e i Counterfeit, e verrà svelata la collaborazione di un altro idolo delle ragazze, l’attrice e cantante Lodovica Comello, che sarà coinvolta in Lisa come contributor”. Tanti i temi del palinsesto editoriale, su tutti moda e beauty, con una forte componente visiva.
L’investimento del progetto non è stato diramato, così come non sono stati svelati i nomi della squadra dietro Lisa. Quello che si sa, per ora, è che a lavorare al piano editoriale ci sarà un team di giovanissimi, tutti nativi digitali e con una forte conoscenza dei social network. Una scelta che rientra nelle strategie globali di Condé Nast di ribilanciare le redazioni giornalistiche con altre figure (a tal proposito, è indicativo il debutto della Social Academy dello scorso novembre, le cui ragazze parteciperanno attivamente, peraltro, anche a Lisa). “Il lancio di nuovi prodotti presuppone per forza di cose nuove persone. Come per la carta stampata riteniamo molto importanti i nostri giornalisti, così per progetti simili diamo rilievo all’influencer marketing”, puntualizza la manager.
Le prospettive pubblicitarie sono, naturalmente, al centro delle riflessioni sul progetto. “Già da stasera presenteremo le proposte commerciali su Lisa, tutte basate sulla possibilità da parte degli investitori di avere un dialogo privilegiato con le Millennials. Abbiamo già pensato a diversi format, che vanno dalle instant series (video personalizzati che verranno inseriti nel flusso editoriale) alle gif animate fino ai meme, ai tutorial e agli instant articles”. L’idea è tutta italiana, anche se si sta già pensando a una proiezione internazionale, “a partire da Stati Uniti e Cina”.
E a chi accusa Lisa di essere molto simile a Freeda, realtà editoriale anch’essa 100% social e focalizzata su tematiche femministe, Airoldi non ha dubbi. “Non lo consideriamo un nostro competitor, abbiamo un tono di voce completamente diverso, più scanzonato e ‘fashionista’, senza una chiave di femminismo. Inoltre, i nostri sono prevalentemente contenuti originali, mentre Freeda utilizza tanto reposting e traduzioni”.
Niente femminismo, oggi è molto più attuale essere trasversali e inclusivi. E, infatti, la presentazione di Lisa che si legge su Facebook ha un posizionamento chiaro: “Divertenti. Serie. Interessanti. Interessate. Con le gambe accavallate. Sciallate in poltrona. Coi tacchi. Senza. Magrissime. Tonde. Non importa. Occhiali. No, lenti a contatto colorate. Venerdì diva. Weekend col gatto sul divano. More. Bionde. Rosse. O rosa. Non esiste un solo tipo di ragazza, ma esiste un profilo unico: L:sa”.