I principi della buona economia e il rilancio del settore manifatturiero sono stati al centro dei lavori per il quarantesimo anniversario dalla fondazione di Centergross. L’hub bolognese del pronto moda, struttura da oltre un milione di metri quadrati all’interno della quale operano oltre 700 aziende prevalentemente legate al fashion per un fatturato complessivo di cinque miliardi di euro, guarda al futuro puntando su concetti chiave quali rilancio dell’artigianato di qualità, made in Italy, sostenibilità dei materiali e dei metodi di produzione.
L’intenso programma dei due giorni (10 e 11 novembre) ha visto la partecipazione dello stato maggiore dell’economia e della società dell’Emilia-Romagna, e la testimonianza di sei tra i maggiori imprenditori della moda con sede al Centergross: Roberto Borsari di Berna, Adriano Aere di Imperial, Federico Ballandi di Kontatto, Emma Tadei di Rinascimento, Stefano Poluzzi di Scout e Alessandro Santi di Souvenir Clubbing. “Abbiamo voluto rendere omaggio ai padri fondatori del distretto che con impegno, dedizione e audacia crearono quello che oggi è il più grande business centre d’Europa dedicato al fast-fashion made in Italy”, ha affermato la presidente di Centergross, Lucia Gazzotti, individuando nella velocità e nell’innovazione le armi vincenti con cui il sistema del pronto moda bolognese si è imposto a livello nazionale e internazionale.