Topshop aggiorna la propria policy, e il camerino diventa gender neutral. Ovvero maschi e femmine potranno accedere a qualsiasi cabina di prova che sia all’interno di Topshop o dell’insegna maschile Topman (spesso locati nello stesso building), a prescindere dal proprio sesso. La policy sarebbe stata introdotta dal retailer da ottobre, come si evince in una mail scritta dal management di Arcadia, controllante di Topshop, ma il caso è diventato di interesse pubblico solo nei giorni scorsi.
La genesi della svolta, infatti, sembra riferibile a una polemica riportata dalla stampa inglese. Il caso è scoppiato a seguito del rifiuto, da parte del personale di Topshop, di permettere al performance artist transgender Travis Alabanza di accedere ai propri camerini, indirizzandolo, invece, alle cabine di Topman. L’artista ha successivamente reso pubblica la propria esperienza sui social, facendola diventare un vero e proprio caso mediatico oltremanica. Topshop, in tutta risposta, ha ribadito, tramite una spokeperson che “tutti i clienti di Topshop e Topman sono liberi di usare qualsiasi camerino all’interno degli store”. Da una parte ciò ha portato il plauso di tutti quelli a favore della fluidità di genere all’interno dei camerini. Dall’altra ha invece sollevato i molteplici pareri contrari che vedono in questa apertura un’inutile esposizione al rischio di possibili molestie.