Si delinea una mappa delle quotazioni non residenziali a Milano. A metterla in luce è l’Omi, l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, i cui dati, ripresi da L’Economia del Corsera, analizzano le quotazioni nelle zone di pregio e in quelle meno ‘calde’, secondo i dati medi dei rogiti registrati nella prima metà dell’anno. Stando alle stime relative al primo semestre 2017, che presentano un’elaborazione sui prezzi del non residenziale a Milano, l’area più cara per i negozi è quella che va da piazza San Babila a Largo Cairoli, con una media di canone mensile tra gli 8mila euro e gli 11.900. Seguono Brera (2.950-4.200), Pisani-Buenos Aires-Regina Giovanna (2.800-3.900), Parco Sempione-Arco della Pace-Corso Magenta (2.700-3.900) e la zona dell’Università Statale-San Lorenzo (2.870-3.750). I quartieri meno cari, invece, sono Baggio-Quinto Romano-Muggiano (400-650 euro al mese), Missaglia-Gratosoglio (450-700), Gallaratese-Lampugnano-Parco Trenno (500-860), Ortles-Spadolini-Bazzi (600-760) e Quarto Oggiaro-Sacco (450-650).