La Commissione Europea ha rotto il silenzio sulla fusione Essilor-Luxottica, annunciando nella giornata di ieri l’apertura di un’indagine ufficiale. Già ipotizzata nelle scorse settimane, l’inchiesta risponde al timore dell’autorità che “la concentrazione possa ridurre la concorrenza sul mercato delle lenti ottiche”. Nella nota diffusa dall’ente, si legge anche dell’intenzione di “estendere le indagini al mercato delle montature per occhiali”. Per esprimere una posizione in merito, la Commissione avrà 90 giorni di tempo, cioè fino al 12 febbraio 2018.
La fusione tra il colosso francese delle lenti oftalmiche e il principale produttore di occhiali come Luxottica (che è anche un player importante sul terreno del retail a livello mondiale con catene come Sunglass Hut e Salmoiraghi & Viganò) potrebbe, secondo i timori dell’ente europeo, dare vita a un monopolio che possa escludere dal mercato altri competitor. “La metà degli europei porta gli occhiali e quasi tutti hanno bisogno prima o poi di lenti correttive. Per questo motivo, è necessario valutare attentamente se la concentrazione proposta non rischi di tradursi in prezzi più elevati o in una riduzione delle possibilità di scelta per gli ottici e, in ultima analisi, per i consumatori”, ha dichiarato Margrethe Vestager, Commissaria responsabile per la Concorrenza.
L’operazione di fusione, notificata alla Commissione Europea lo scorso 22 agosto, darebbe vita a un polo dal fatturato di 16 miliardi di euro e una capitalizzazione di Borsa di 50 miliardi. In un comunicato congiunto, le due aziende hanno dichiarato “di essere fiduciose della durata contenuta di tale Fase II e collaboreranno con la Commissione Europea per dimostrare le ragioni del progetto di integrazione e i benefici che lo stesso porterà a tutti i clienti, ai consumatori e all’intero settore”, ribadendo di voler chiudere la transazione entro fine anno e di aver già ricevuto il via libera dalle autorità di Russia, India, Colombia, Giappone, Marocco, Nuova Zelanda, Sudafrica e Corea del Sud.