Semestre in forte crescita per Hermès, che ha chiuso la prima metà dell’anno con profitti netti in crescita dell’11% a 605 milioni di euro e utili operativi in progressione del 13% a 931 milioni (salendo al 34,3% delle vendite, contro il 33,9% dello stesso periodo del 2016). Secondo quanto comunicato lo scorso luglio, nei sei mesi il fatturato della griffe ha toccato quota 2,713 miliardi di euro, segnando un +11 per cento. A trainare i conti della maison parigina è stata l’Asia, che ha registrato un incremento del 16% grazie soprattutto al mercato cinese, mentre l’America e l’Europa hanno segnato, rispettivamente, un +12% e un +7 per cento. Guardando alle diverse categorie merceologiche, crescono a doppia cifra sia la pelletteria (+12%) che il ready-to-wear e gli accessori (+10%), mentre la profumeria ha registrato un +8 per cento.
“Si tratta di una crescita eccezionale che potrebbe non ripetersi nella seconda parte dell’anno”, ha dichiarato Axel Dumas, CEO di Hermès nella conference call di presentazione dei risultati. Secondo quanto riferito dalla nota ufficiale, nel medio termine il gruppo conferma gli obiettivi di crescita “nonostante l’incertezza politica ed economica dello scenario internazionale”. La prudenza espressa ha impattato sul titolo di Hermès, che in mattinata perdeva il 2,8% alla Borsa di Parigi.