Anche il numero uno di Under Armour, Kevin Plank si associa alla marcia indietro dei CEO dall’associazione della manifattura voluta dal presidente Trump. In un tweet di metà agosto, infatti, il manager ha annunciato di abbandonare l’American Manufacturing Council, formato da circa 20 manager dei più disparati settori per consigliare l’amministrazione Trump sulle questioni legate alla manifattura, per “focalizzarsi sul potere di ispirare e unire dello sport”.
A portare a questa decisione il numero uno del colosso dello sportswear americano, il caso Charlottesville, che ha acceso la cronaca politica d’Oltreoceano durante l’estate. Il CEO ha aggiunto che Under Armour “ha a che fare con l’innovazione e lo sport, e non con la politica”. Plank non è il primo manager a lasciare Trump: prima di lui, anche il capo di Intel.