Nordstrom vola in Borsa su prospettive di delisting. Nella giornata di ieri, le azioni dell’insegna di Seattle hanno segnato un +10% a Wall Street, in seguito alla nota che precisava come i membri della famiglia Nordstrom abbiano formato un “gruppo” per esplorare la possibilità di rilevare il 100% delle azioni Nordstrom. La compagine, che include i co-presidenti Blake W. Nordstrom, Peter E. Nordstrom ed Erik B. Nordstrom, oltre al chairman emerito Bruce A. Nordstrom, non ha ancora formulato una proposta alla società, che dal canto suo ha creato un comitato parallelo per valutare l’operazione. Nordstrom ha inoltre precisato che non ci sono garanzie sul fatto che la proposta venga portata a vanti e che il comitato accetti l’offerta.
L’ipotesi di un buyout ha, appunto, spinto le azioni del retailer, portandone il valore di mercato a circa 8 miliardi di dollari. Dall’inizio del 2017 il titolo ha perso oltre il 15% in scia alla crisi del retail americano. Nato nel 1901 come negozio di scarpe, Nordstrom è oggi la principale catena high-end negli Stati Uniti, con 354 punti vendita in 40 Stati. “Fare di Nordstrom una private company – si legge sul Financial Times – potrebbe dare all’azienda la possibilità di rivedere le strategie a lungo termine senza preoccuparsi di ripercussioni immediate sul valore delle azioni”.