Trimestre in crescita per Puma, che ha archiviato il periodo gennaio-marzo 2017 con ricavi in aumento del 18% (+15% a cambi costanti) a 1,005 miliardi di euro, un utile netto quasi raddoppiato a 49,6 milioni e un risultato ante oneri finanziari di 7o milioni di euro, in aumento del 70 per cento. Puma aveva diffuso i dati preliminari sul trimestre a metà aprile, alzando i target per l’intero esercizio fiscale, quando le vendite dovrebbero vedere un incremento “low double-digit”, quindi attorno al 10% (contro una precedente stima di crescita high single-digit), mentre l’ebit dovrebbe attestarsi tra i 185 e i 200 milioni.
A livello geografico, a trainare le vendite del marchio guidato da Bjørn Gulden, che ha da poco registrato l’uscita di François-Henri Pinault dal proprio consiglio d’amministrazione, è stato il mercato americano, a +17% per 346,5 milioni, mentre tra le categorie di prodotto brillano le calzature, a +24,9 per cento.
La società tedesca ha infine annunciato due nuovi contratti di sponsorizzazione nel mondo calcio per club: oltre al Borussia Dortmund, a vestire Puma saranno infatti, dalla stagione 2018-19, anche i tedeschi del Borussia Moenchengladbach e i francesi dell’Olympique Marseille.
Il titolo di Puma, che ha comunicato i dati di bilancio poco prima di Kering, chiudendo la seduta di ieri in crescita dell’1,7% alla Borsa di Francoforte, segnava, in mattinata, un -1,3 per cento.