Mango vuole portare la propria produzione sempre più vicino all’Europa, il mercato principale del colosso catalano da 2,3 miliardi di ricavi nel 2015. A dirlo a Pambianconews è Daniel Lopez, vicepresidente del marchio. “Il fast fashion è parte del dna della nostra compagnia, e per essere più reattivi sul mercato contiamo di far rientrare parte della produzione da Paesi come Cina, Bangladesh e India verso nazioni più vicine, come Spagna, Turchia e Italia. Attualmente già 1/3 dei prodotti arriva da mercati di prossimità, ma contiamo di alzare questa quota in futuro”. Il reshoring è parte di un piano, iniziato già da qualche mese, che vede impegnata la catena ad accelerare il ritmo delle collezioni, introducendo nuovi prodotti ogni 15 giorni anziché ogni tre settimane.
E, intanto, il brand continua a investire nel retail e inaugura domani il nuovo megastore di Madrid al civico 60 di Calle Serrano, che si sviluppa su 2mila metri quadrati disposti su quattro piani, che ospitano le linee Woman, Man e Kids. L’opening rappresenterà “il culmine di un processo iniziato nel 2013, che ha messo nel mirino le aperture di store dimensionalmente importanti, che combinano tutte e tre le nostre linee”, continua il manager. “Nel 2013 la superficie media dei nostri negozi era di 200 metri quadrati; in meno di quattro anni abbiamo portato la loro estensione tra gli 800 e i 1.500 metri quadrati, con punte che arrivano fino ai 3mila metri quadrati per i flagship store come quelli di corso Vittorio Emanuele a Milano”. Attualmente, secondo i dati diffusi da Lopez, il 10% degli store di Mango nel mondo, circa 2mila, sono già dei megastore, ma l’intenzione è quella di “alzare significativamente questa quota, anche grazie a investimenti finanziari massicci”.
Il megastore madrileno, inoltre, sarà dotato della tecnologia più innovativa che Mango ha iniziato a impiegare presso i propri punti vendita come camerini digitali, e-ticket, funzione di pagamento PayGo e app Shazam In-Store. Disporrà inoltre di Wi-Fi e di una zona specifica dedicata a Click & Collect. “Abbiamo pensato a diversi digital devices per migliorare l’esperienza del consumatore e avvicinarla a quella che si ha sul nostro e-commerce, da cui ci arrivano quotidianamente grandi soddisfazioni”, conclude Lopez.