Riportare Aspesi nel radar dei consumatori, con un focus in particolare sul mondo dei millennials. Ma, soprattutto, imprimere al brand una svolta più internazionale. Sono questi i punti chiave del nuovo corso di Aspesi sotto il controllo del fondo italiano Armònia Sgr, che ha acquisito lo scorso dicembre la maggioranza dello storico marchio fondato a Legnano alla fine degli anni Sessanta (la quota di minoranza è rimasta nelle mani di Alberto Aspesi) e ha nominato contestualmente come nuovo amministratore delegato Fabio Gnocchi, ex Brunello Cucinelli. “Siamo tutti cresciuti con il mito di Aspesi ma ci siamo subito accorti che è mancata un’evoluzione della comunicazione verso le nuove generazioni – ha raccontato a Pambianconews il neo AD – ma non solo. Anche sul prodotto. Aspesi non è solo outerwear, ma una collezione ampia e che ha ottime chance di crescita grazie anche all’ottimo rapporto qualità/prezzo”. Così il percorso di rafforzamento del marchio da 42 milioni di euro nel 2015 (“non parlerei di rilancio, il business era stabile”, ha precisato Gnocchi) sarà ad ampio respiro con l’obiettivo di raggiungere il raddoppio del fatturato nel medio termine.
“Prima di tutto potenzieremo l’e-commerce e i social – ha aggiunto il numero uno – e con l’A/I 2017 usciremo con un canale di vendite del tutto rinnovato e che verterà anche sul progetto multichannel, ovvero l’integrazione tra il negozio di Montenapoleone e il digitale”. Seconda leva di crescita sarà il potenziamento, in una prima fase, del canale wholesale che rappresenta, al momento, il 60% del fatturato complessivo. “L’obiettivo è sviluppare il marchio all’interno dei mercati maturi come gli Stati Uniti – ha raccontato Gnocchi – con una duplice strategia: specialty store e department store. Adotteremo lo stesso focus anche in Europa”. La seconda tappa nel business plan del marchio sarà poi l’apertura di store diretti in città chiave mondiali che si affiancheranno agli otto negozi in Italia, due in Europa (Madrid e Monaco), cinque in Giappone (di cui uno solo a Tokyo) e quattro Outlet. “L’idea è inaugurare vetrine a Parigi o New York ma ci arriveremo in futuro – ha sottolineato il manager – e sempre in un secondo momento vorremmo anche ampliare la nostra linea di prodotti con le calzature o la pelletteria, a completamento dell’offerta. Per il breve termine ci aspettiamo di chiudere il 2017 con una sostanziale stabilità ma di iniziare a intravedere i frutti del nostro lavoro già dal 2018”.