Vf Corporation, gruppo americano che controlla, tra gli altri, i marchi The North Face, Vans, Timberland e Lee, ha chiuso i dodici mesi con ricavi pari a 12,3 miliardi di dollari (circa 11,2 miliardi di euro), a +1% rispetto allo scorso anno, ma con utili in calo del 13% a 1,07 miliardi. Performance a due velocità anche nel quarto trimestre, quando il giro d’affari si è attestato sui 3,23 miliardi di dollari, in linea con lo stesso periodo del 2015, e profitti in discesa da 312,2 a 264,3 milioni (-15 per cento).
Nei 12 mesi la divisione outdoor & sports ha ottenuto un complessivo +2% (grazie soprattutto al +6% di Vans e al +1% di Timberland, mentre The North Face ha segnato un -2 per cento), il jeanswear ha perso 2 punti percentuali (riflettendo il -1% di Wrangler e il -3% di Lee), mentre lo sportswear ha registrato un -16% (-20% per il marchio Nautica).
Per il 2017 il gruppo della Carolina del Nord stima una progressione “low single-digit” del turnover, che dovrà tuttavia tenere conto di un “impatto negativo nell’ordine di due punti percentuali per i cambi valutari”. A trainare i prossimi 12 mesi dovrebbero essere i mercati americano e asiatico. Quanto ai canali di vendita, il segmento direct-to-consumer dovrebbe crescere “high single-digit”, forte dell’avvio di 50 store, mentre il business dell’e-commerce è previsto in crescita del 25 per cento.
Il titolo di Vf Corporation ha chiuso la seduta di venerdì in crescita di quasi 5 punti percentuali a Wall Street.