C’è un futuro con sfumature di grigio per gli e-tailer di moda, dietro il pesante declino di Borsa imboccato da Yoox-Net a porter (Ynap) già dalla fine della scorsa settimana. Che ha portato oggi il titolo a lasciare quasi il 6% nel corso della mattinata in Piazza Affari (e ad accumulare un ribasso largamente superiore al 10% da mercoledì scorso). A innescare la discesa, alcuni report tra cui quelli di Goldman Sachs ed Equita: entrambi i broker hanno previsto ricavi nel quarto trimestre in buona crescita, ma leggermente inferiori a quanto ipotizzato in precedenza. Il cda per la presentazione dei dati preliminari sui ricavi al 31 dicembre 2016 è in programma per il 7 febbraio. A pesare anche i rumor dei giorni precedenti relativi alla possibile uscita dal gruppo di Sarah Rutson, vicepresidente degli acquisti a livello mondiale.
Ma il messaggio più chiaro è arrivato ieri da Exane Bnp Paribas. L’analisi della banca francese esprime preoccupazioni che vanno al di là del downgrade da neutral a underperform, e del taglio del target price. La proiezione della banca d’affari è quella di un mercato del lusso online più maturo e della nascita conseguente di modelli di business alternativi e parimenti validi, in un momento in cui Ynap è già impegnata nella realizzazione di una difficile fusione.
In questo scenario, il rischio per Ynap (e per quelli come Ynap) è di “restare indietro”, spiegano gli analisti. La sfida più grande, oltre che da Amazon, arriva soprattutto da siti pur meno noti come Farftech, che sta crescendo a un ritmo del 60% l’anno. Per i prossimi anni, conclude Exane, per Yoox le stime sono “fino al 40% inferiori al consensus”.
Notizie delle ultime ore, poi, evidenziano il dinamismo dei nuovi player, come Vestiaire Collective che ha comunicato di aver chiuso un round di investimenti per 62 milioni di dollari, circa 58 milioni di euro.
Insomma, lo scenario sta cambiando velocemente per gli e-tailer del lusso. Oltre alla competizione sempre più aggressiva da parte dei colossi generalisti (vedi Amazon), i pericoli spuntano da difficoltà tecniche e sociali continuamente nuove. Per esempio, la gestione del customer care e il problema dei resi. Una ricerca di Barclaycard, ripresa da The Guardian, ha rivelato come 6 retailer su 10 abbiano subito un impatto negativo dal sempre crescente numero di persone che effettuano resi degli ordini online.