Halloween è alle porte. E porta una spesa, negli Usa, di circa 8,4 miliardi di dollari, con una media a persona di 82,93 dollari. In base a quanto riportato dalla National Retail Federation, negli ultimi 10 anni i consumi per Halloween sono cresciuti del 12% l’anno, e raggiungeranno nel 2016 la cifra più alta di sempre. Quest’anno, infatti, più di 171 milioni di americani (circa il 70% della popolazione) ha intenzione di festeggiare il 31 ottobre, numero sospinto soprattutto dall’ingente partecipazione di adulti e millenials, a testimoniare che Halloween non è più una festa per soli bambini.
E, a proposito di costumi e consumi, la maggior parte dei consumatori si recherà, per l’occasione, nei discount store, seguiti da chi prediligerà gli store specializzati nella vendita di abiti e gadget per Halloween. Pochi invece, circa il 23,4%, andranno a fare acquisti nei department store, colpevoli (almeno fino ad oggi) di non aver dato abbastanza peso alla giornata dedicata a zucche e vampiri. Infatti, in base a quanto riportato da Business of Fashion, Halloween e i guadagni economici da esso derivanti sono sempre stati considerati, da questi retailer, secondari rispetto a occasioni quali il Natale o il giorno di San Valentino. Questo perché la connessione emotiva, e quindi la spesa, è sempre stata inferiore a queste. Almeno fino ad oggi, quando il 31 ottobre è diventata l’ottava festa per spesa del Paese.
Alcuni department store hanno quindi deciso di attivarsi, fornendo prodotti e servizi ad hoc, forse anche per cercare di risollevarsi dalla crisi che li attanaglia. Tra questi Macy’s, il quale ospita un pop-up dedicato nel flagship di Herald Square di New York. Oppure Bloomingdales che offre consulenza makeup in partnership con Mac e pure lezioni culinarie con protagonista la zucca. Neiman Marcus e Nordstrom, invece, forniscono decorazioni e caramelle dedicate alla festività.