La Milano Fashion Week si chiude senza il botto. Anzi, l’assenza di Giorgio Armani ha, come previsto, penalizzato i brand in calendario nell’ultimo giorno di sfilate. Ieri, la kermesse si è chiusa nell’indifferenza della stampa internazionale che si è assentata in massa. Pochissimi anche i buyer, probabilmente già in rotta verso Parigi.
Milano, su questo fronte, ha adottato una strategia molto diversa da Parigi. La fashion week della capitale francese, infatti, chiuderà puntando su brand affermati come Louis Vuitton, Miu Miu e Moncler Gamme Rouge, tutti presenti nell’ultimo giorno di sfilate. Mentre, nel capoluogo lombardo, i nomi più altisonanti sono concentrati nei primi cinque giorni, compreso Giorgio Armani, di solito strategicamente presente al lunedì mattina, ma stavolta in calendario venerdì occupando lo slot di Emporio Armani, traslocato eccezionalmente a Parigi.
Il risultato è stato che le proposte di Lucio Vanotti, Mila Schön, San Andres Milano, Piccione.Piccione e Ricostru (ospite di un Armani Teatro parzialmente vuoto) sono state complessivamente apprezzate, ma applaudite da un pubblico meno prestigioso, composto principalmente da una rappresentanza della stampa italiana, buyer nazionali, fashion blogger e pseudo-influencer da qualche migliaia di follower.