Ovs ha archiviato il primo semestre d’esercizio con utili in crescita del 26,9% a 30,8 milioni di euro, a fronte di ricavi in progressione del 4,7% a 640,1 milioni. Positiva la performance di Upim, le cui vendite sono aumentate del 7,2%, “beneficiando – si legge nella nota ufficiale – del positivo riscontro presso il pubblico del riposizionamento del brand in termini di format e offerta, e dello sviluppo del network in franchising dedicato al bambino”.
Nei sei mesi al 31 luglio, il gruppo ha registrato un ebitda di 75,1 milioni di euro (11,7% sulle vendite nette), in incremento di 7,4 milioni (+10,9%) rispetto ai 67,7 milioni nello stesso periodo del 2015 (11,1% in termini di incidenza sulle vendite nette). Nello specifico il margine operativo lordo di Ovs è aumentato di 3,4 milioni di euro (+5,3% sullo scorso anno), mentre quello di Upim di 4,0 milioni (+98,4%). “Entrambi i brand – si legge sempre nel comunicato dell’azienda – hanno contribuito positivamente al raggiungimento di questo risultato anche grazie a un significativo miglioramento del gross margin come effetto delle azioni intraprese a livello di supply chain (spostamento di parte degli acquisti verso Paesi a più basso costo) e di distribuzione (miglioramento della qualità dello stock e del connesso minore impatto del mark down), e un attento controllo dei costi e specifiche azioni di risparmio”. L’indebitamento finanziario netto al 31 luglio, inoltre, è salito a 321,7 milioni, dai 319,2 milioni di un anno prima.
Per quanto riguarda le nuove aperture, nella prima metà dell’anno Ovs ha inaugurato 12 dos full format e altri 58 negozi, prevalentemente negozi kids in franchising, e nella prima parte del secondo semestre la rete è cresciuta con 31 nuovi punti vendita, di cui 5 in gestione diretta.
“La nostra strategia di consolidamento del mercato italiano e le nostre priorità rimangono invariate, mentre continua lo sviluppo nei mercati esteri – ha commentato l’AD Stefano Beraldo -. L’investimento di minoranza in Sempione Retail recentemente annunciato e il relativo potenziale accordo commerciale con Charles Vögele costituiscono un’importante opportunità commerciale per l’internazionalizzazione del marchio Ovs a fronte di un limitato impegno finanziario di 14,1 milioni di franchi svizzeri da parte del gruppo. Riteniamo che la validità della nostra strategia, evidenziata dalla forte crescita degli ultimi anni, continuerà ad assicurare una crescita sostenibile e remunerativa per i nostri azionisti”.
In mattinata il titolo di Ovs guadagnava circa 2 punti percentuali a Piazza Affari.