“Siamo il numero uno in Italia e tra i primi cinque in Europa nella camiceria. Non è una posizione facile da mantenere, perché ogni grande marchio del lusso ha collezioni di camicie e in molti casi, grazie a tessuti e terzisti italiani, la qualità è ottima. Il nostro valore aggiunto è il know how accumulato in decenni, che ci ha permesso di diversificare dalle camicie da uomo a quelle da donna, e di introdurre alcune categorie di prodotti di abbigliamento”. Queste le dichiarazioni di Giovanni Gattinà, amministratore delegato di Giemme Brandscorporate, che a Il Sole 24 Ore ha spiegato come, pur specializzata in un solo prodotto, l’azienda sia oggi sul mercato con più marchi di proprietà: Caliban, Guglielminotti Milano, Tintoria Mattei, Dnl, Le Sarte Pettegole, New England e Island. “Nel 2015 abbiamo aperto un flagshipstore a Milano, in via Pontaccio, nel quartiere di Brera, a insegna Gattinà e che offre tutti i nostri marchi – ha continuato l’AD – ma per il resto la distribuzione è fatta con il canale wholesale e il punto di riferimento per gli oltre 50 Paesi in cui siamo presenti è lo showroom di Milano”.
Il gruppo ha chiuso il 2015 con un fatturato in crescita del 5% a 30 milioni di euro, per il 50% generato dall’export. All’estero i mercati di riferimento sono gli Stati Uniti, la Germania, la Svizzera, la Francia, il Nord Europa e la Spagna, mentre il Giappone sarà al centro dei piani di sviluppo per il prossimo futuro. Al via inoltre un piano di investimenti sull’e-commerce diretto e a prezzo pieno, con un portale che sarà operativo dai primi mesi del 2017. Infine, si legge sempre sul quotidiano economico, “proseguirà l’impegno a presidiare le grandi fiere internazionali di settore, utili soprattutto per farsi conoscere da buyer stranieri ed è allo studio un progetto di su misura da donna”.