Mango ha chiuso il 2015 con vendite in crescita del 15,3% per 2,32 miliardi di euro, dato su cui l’attività internazionale ha inciso per l’81%, contro il 19% generato dal mercato spagnolo. In aumento l’incidenza dell’e-commerce che oggi pesa per il 10,7% sulle vendite totali, per un valore di 243 milioni di euro, a +27% sull’anno precedente.
“L’evoluzione del tasso di crescita, dopo anni di progressione nel range del 9% – riporta La Vanguardia – risponde alla nuova strategia del gruppo, inserita nel business plan 2013-2018, che si basa sui megastore e su un sistema di produzione che garantisce il rinnovamento costante dei prodotti”. Questa stessa strategia avrebbe però impattato sulla redditività della catena spagnola che, nei 12 mesi, ha registrato un ebitda in calo da 223 a 170 milioni di euro e utili che hanno perso 96 punti percentuali da 107 a 4 milioni.
Negli ultimi tre anni, si legge sempre sulla testata spagnola, Mango ha investito 1,2 miliardi di euro nel proprio retail network, con una superficie commerciale ampliata ogni anno di circa 100mila metri quadri. “Dal 2013 siamo passati da store con una superficie media di 300 metri quadrati, a nuove vetrine con aree espositive tra gli 800 e i 1.500 metri quadrati”, ha dichiarato Daniel López, vicepresidente esecutivo dell’azienda. Ad oggi, la griffe spagnola vanta 2.700 punti vendita, di cui 164 megastore, distribuiti in 109 Paesi nel mondo.