Braccialini chiede il concordato preventivo e apre alla ricerca di un nuovo socio, ma, dalle sigle sindacali Filctem Cgil e Femca Cisl, arriva un nuovo allarme sul rischio di fallimento. L’ultimo consiglio di amministrazione (espressione dei nuovi proprietari, ossia i fondi Sici, Nam e Hat dopo le dimissioni dell’AD Riccardo Braccialini) ha annunciato di aver chiesto il concordato preventivo per tentare il salvataggio dell’azienda, cui dovrebbe accompagnarsi una ricapitalizzazione di dieci milioni di euro da realizzarsi mediante l’ingresso di nuovi soci. Secondo quanto riportato da Mf, solo la famiglia Braccialini avrebbe dato la propria disponibilità a sottoscrivere, per la sua parte, l’aumento di dieci milioni di euro mentre i tre fondi continuerebbero a non prendere accordi effettivi in questo senso. I sindacati vedono avvicinarsi l’ipotesi del fallimento. Dal gennaio scorso, i 171 lavoratori sono in cassa integrazione a rotazione, una misura che finora però, secondo quanto riferiscono i sindacati, non avrebbe portato benefici: la crisi di liquidità dell’azienda permane, i conti sono in rosso (la perdita secca si aggira sui 20 milioni di euro), mentre gli attuali azionisti non sembrano intenzionati a nuovi investimenti (da qui l’apertura a eventuali soggetti esterni, ancora però da individuare).