Safilo Group ha chiuso il primo trimestre con vendite nette in calo del 7%, a 301,6 milioni, un ebitda di 19,8 milioni (-36,8%) e un ebitda adjusted di 25,2 milioni (-22,6%), confermando così la fase di transizione del gruppo. Solo poche settimane fa, nel corso dell’assemblea degli azionisti, erano emerse tra i soci di riferimenti diverse perplessità sul piano industriale del gruppo al 2020.
Tornando ai dati del trimestre, la performance delle vendite riflette l’impatto negativo dei brand che non fanno o non faranno più parte del portafoglio del gruppo, ovvero i marchi del gruppo Kering (la licenza con Gucci si concluderà a dicembre), solo in parte compensati dal trend positivo degli altri marchi, in crescita dell’1% a cambi costanti, “grazie alla solida performance nei mercati principali, mentre è risultato disomogeneo l’andamento nei mercati emergenti”, ha segnalato la società in una nota. A segnare il calo maggiore è stata l’area Asia e Pacifico dove il calo è stato del 28,7% (del 14,7% considerando il portafoglio dei marchi in continuità). L’Europa ha perso il 2,1% ma è in crescita del 3,6% escludendo i brand che non fanno più parte del gruppo, il nord America è sceso del 4,3% (+0,8% con i brand in continuità) e il resto del mondo ha registrato una flessione del 16,3% (+2,8%).
Alla fine di marzo 2016, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 109,7 milioni di euro, in calo del 14,5% rispetto ai 128,3 milioni di euro di fine marzo 2015, ma in crescita del 22,0% rispetto a fine dicembre 2015.