Moncler ha archiviato il primo trimestre 2016 con ricavi pari a 237,3 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto allo stesso periodo nel 2015. Il fatturato retail, superiore a 170 milioni di euro, è aumentato del 23% mentre quello wholesale del 7%, arrivando a quota 67,2 milioni. Tutte le aree geografiche in cui opera il gruppo hanno visto una crescita: Italia (+5% a 36,6 milioni), Emea (+5% a 67,7 milioni), Americhe (+28% a 33,5 milioni), Asia e resto del mondo (+32% a 99,5 milioni).
Secondo il consensus ThomsonReuters (SmartEstimate), gli analisti si aspettavano ricavi per 222 milioni. Il titolo, di conseguenza, questa mattina è arrivato a guadagnare oltre il 3 per cento.
Negli Stati Uniti, la crescita del canale wholesale è stata trainata da una maggiore penetrazione del marchio all’interno dei punti vendita dei principali department store del lusso, mentre il canale retail ha beneficiato delle nuove aperture. Continua anche la crescita in Canada. Il Giappone ha registrato una crescita del fatturato importante, sostenuta anche dall’apertura del flagship store di Tokyo Ginza. In Corea, Moncler sta proseguendo con le azioni strategiche volte ad aumentare la percezione del marchio.
“Sono soddisfatto degli importanti progetti che stiamo perseguendo all’interno della nostra rete di negozi e dei positivi riscontri ricevuti sulle collezioni, anche in categorie merceologiche non-core – ha commentato in una nota dell’azienda Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler –. Ritengo che stiamo lavorando bene e questo mi rende fiducioso che, nonostante il perdurare di una situazione macroeconomica incerta e volatile, saremo in grado, anche nel 2016, di ottenere risultati in ulteriore crescita rispetto al 2015”.