Ovs chiude il 2015, il primo bilancio post-quotazione, con utili per 81,1 milioni (+220%) e un ebitda al 13,6% sul fatturato (era al 12,8% lo scorso anno), a quota 179,6 milioni (+14,3 per cento). L’ottima performance della redditività, si legge in una nota diffusa dalla catena di abbigliamento, è da attribuirsi soprattutto al “rilevante miglioramento del risultato operativo, alla significativa riduzione di oneri finanziari e al miglioramento del tax rate”.
I ricavi, comunicati lo scorso febbraio, hanno raggiunto quota 1,319 miliardi di euro, registrando una crescita del 7,5% grazie alle 35 nuove aperture messe a segno nel periodo (l’incremento è stato dell’1,8% a parità di perimetro) ed evidenziando una quota di mercato nel settore pari al 7% a dicembre 2015, che conferma la leadership di Ovs in Italia. La posizione finanziaria netta è migliorata da 624,4 milioni a 235 milioni, grazie a risultati operativi positivi, oltre che al processo di quotazione, che ha comportato un aumento del capitale netto di 349,1 milioni di euro.
“Nonostante il 2016 si sia aperto con condizioni climatiche piuttosto sfavorevoli, continua il trend di crescita delle vendite con una solida stabilità dei margini. In tale contesto, il management guarda con fiducia al nuovo esercizio, confidente che la validità della strategia e la capacità di implementarla consentono di prospettare anche per il 2016 una crescita sostenibile e remunerativa per i nostri azionisti”, ha commentato l’AD Stefano Beraldo.
Il titolo questa mattina in Borsa è arrivato a guadagnare il 6 per cento.