Dopo Zara e H&M, anche Benetton sarebbe in trattative con il governo russo per “delocalizzare” una parte della produzione nell’ex area sovietica. La notizia arriva dall’agenzia Agi che cita le agenzie russe Prime e Interfax, ma il gruppo di Ponzano Veneto non ha voluto rilasciare commenti in merito. Secondo Prime e Interfax, il vice capo del ministero dell’Industria e del commercio, Viktor Evtukhov, avrebbe annunciato di essere impegnato in “negoziati con Decathlon e Benetton su due ipotesi: realizzare su commessa determinate produzioni in aziende russe o aprire direttamente la produzione in loco”, estendendo anche a queste due realtà le proposte già fatte a Zara ed H&M. L’agenzia Agi riporta che, secondo alcune sue fonti, “ci sono movimenti in questa direzione, anche collegati all’aprirsi di nuove quote di mercato liberate dalla Turchia, colpita dalle sanzioni economiche di Mosca dopo l’abbattimento a novembre di un jet russo al confine con la Siria”.
I motivi dell’interesse delle società straniere a dislocare in Russia, secondo Prime, sono da ricercare nella svalutazione della moneta nazionale e di conseguenze nella diminuzione del costo del lavoro, che rendono la produzione in loco più conveniente, ma anche nella possibilità di arginare il problema della volatilità del rublo che fino ad ora ha determinato un calo delle esportazioni in Russia. La prima società straniera a trasferire la produzione in Russia è stata la finlandese Finn Flare.