Braccialini pensa al rilancio, dopo anni di difficoltà finanziarie. Nei giorni scorsi, si legge su Il Sole 24 Ore, è stato nominato il nuovo cda dell’azienda di pelletteria di Scandicci (Fi), formato da cinque professionisti e presieduto dal commercialista Renzo Maragotto. La novità più rilevante è l’uscita dei fratelli Riccardo e Massimo Braccialini dalla guida dell’azienda fondata dai genitori nel 1954, che oggi controlla anche il marchio Gherardini. La notizia è stata confermata in mattinata a Pambianconews dagli stessi Braccialini. “Riteniamo opportuno fare un passo indietro e far sì che le figure professionali nominate nel nuovo cda, volute dai soci finanziari con il sostegno della famiglia, possano gestire la delicata situazione di ristrutturazione”, spiega al quotidiano l’AD uscente Riccardo Braccialini. Il suo posto sarà presto occupato da un nuovo manager, che troverà, sempre secondo il quotidiano, un bilancio 2015 in rosso, con ricavi a 52 milioni di euro (-7%) e 170 dipendenti in cassa integrazione a rotazione da gennaio.
Attualmente la società è in mano al fondo di private equity Sici (33%) e ai fondi Hat, Nem e alla famiglia Braccialini (con il 22% ciascuno). La cessione dell’azienda, ipotizzata in passato, sembra però allontanarsi. “La famiglia resterà azionista e si rende disponibile a sostenere, anche finanziariamente, la società”, fanno sapere i Braccialini. Il riassetto dell’azienda, che era riuscita a salvarsi dal crack Burani (gruppo di cui faceva parte) e a tornare in bonis, appare complicato dopo la mancata ricapitalizzazione da 10 milioni di euro, deliberata un anno fa, e dopo la cessione in licenza del marchio Francesco Biasia.