Tiffany & Co. soffre il dollaro forte. La masion di gioielleria statunitense ha chiuso il 2015 con utili pari a 493,8 milioni di dollari, in calo del 9% rispetto all’anno precedente in cui segnavano 545,1 milioni. Le vendite, a cambi costanti, sono aumentate del 2% ma, riportate in dollari, sono calate del 3% a 4,1 miliardi.
Nello specifico, sull’anno, le vendite nelle Americhe sono calate del 2% rispetto al 2014 mentre, nel quarto trimestre, sono calate del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: il calo, secondo quanto riportato dalla maison, sarebbe dovuto all’influenza del dollaro forte. Una performance leggermente migliore si è registrata nella regione dell’Asia Pacifico, dove le vendite sono aumentate del 3 per cento sull’anno. Tuttavia, nel quarto trimestre, le vendite nella regione sono calate del 3 per cento. In Giappone, nel 2015, le vendite sono aumentate del 10% a cambi costanti mentre nel quarto trimestre sono cresciute del 12 per cento. Le vendite in Europa, a cambi costanti, sono aumentate del 12% nel 2015 mentre nel quarto trimestre sono cresciute del 2 per cento.
Nell’outlook per il 2016, il management ha comunicato che, secondo le previsioni, nel primo trimestre gli utili per azione dovrebbero calare del 15-20% e, nel secondo trimestre, dovrebbero subire un calo del 5-10% per poi vedere una ripresa nella seconda metà dell’anno.