Samsonite fa (ancora) shopping di valigie. Il colosso statunitense ha comunicato di aver raggiunto l’accordo per comprare la connazionale Tumi, in un deal da 1,8 miliardi di dollari, pari a circa 1,6 miliardi di euro. Si tratta dell’acquisizione più importante dalla quotazione di Samsonite alla Borsa di Hong Kong, avvenuta nel 2011. Tumi, che invece è quotata a Wall Street dal 2012, è un marchio di valigeria di alta gamma che ha chiuso il 2015 con ricavi per 548 milioni di dollari (+3,9) e profitti netti per 63 milioni. Oggi conta su 2mila punti vendita in 75 Paesi. La sua acquisizione dovrebbe permettere a Samsonite di ampliare la propria gamma prodotti, già abbastanza estesa grazie a una serie di acquisizioni, nove dal 2012: il portfolio del brand, ad oggi, comprende già Hartmann, Lipault, American Tourister e Gregory.
Samsonite ha chiuso i primi sei mesi dell’anno al 30 giugno con 94,4 milioni di dollari di utili e vendite in crescita dell’8,2 per cento. I dati relativi al full year sono attesi alla fine di questo mese. L’operazione, approvata all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le società, dovrebbe essere chiusa nella seconda parte dell’anno.