A Milano torna Mido. La mostra internazionale di ottica, optometria e oftalmologia sarà protagonista da domani, e fino al 29 febbraio, nei padiglioni di Fieramilano Rho-Pero. La 46esima edizione della manifestazione dedicata all’universo dell’occhiale ospiterà un totale di 1.300 espositori.
Tra big, realtà storiche e nuovi nomi, accanto alle tradizionali aree tematiche (Design Lab, Fashion District, Lenses, Tech, Fair East Pavillion e Otticlub) ci sarà il nuovo spazio More!, un laboratorio di idee, collegato al Design Lab, dedicato alle tendenze, alla sperimentazione e a progetti che ruotano intorno al mondo dell’occhiale.
“Dopo un 2015 da record – ha dichiarato il presidente di Mido, Cirillo Marcolin – anche questa edizione si preannuncia eccezionale: abbiamo dovuto aggiungere spazio espositivo perché, oltre alle conferme e ai ritorni delle aziende già espositrici, ben 106 nuove aziende hanno scelto Mido per presentarsi al settore e proporre le proprie collezioni”.
Con questi presupposti, la fiera punterà a superare i numeri della scorsa edizione, archiviata a quota 49mila visitatori.
Da anni ormai attivo sui social con profili su Facebook, Twitter, YouTube e Pinterest, Mido da quest’anno sbarca anche su Instagram e su Linkedin.
Dando, invece, uno sguardo all’andamento economico del settore eyewear, la produzione dell’occhialeria italiana nel 2015, secondo i dati Anfao, è stata di 3.566 milioni di euro, in crescita del 12,5% rispetto al 2014. Un incremento, questo, spinto e sostenuto non più solo dall’andamento dell’export del settore, ma anche dal buon recupero registrato sul mercato interno.
Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che assorbono quasi il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 12,3% rispetto al 2014, raggiungendo il valore di 3.442 milioni di euro (nuovo valore record). Area di riferimento per l’export dell’occhialeria nel 2015 resta l’Europa, con una quota del 49% del totale e una crescita tendenziale del 11,5 per cento. La quota dell’export destinata all’America nel 2015 è stata del 30,5% (+16,1), mentre quella dell’Asia, che accoglie il 18,2% delle esportazioni italiane è in crescita del 14 per cento. In Russia permangono le difficoltà geopolitiche che continuano a essere di ostacolo per le esportazioni del settore (-35,7% il tendenziale del comparto).
Nel 2015 il mercato interno ha invertito la tendenza stagnante e ha mostrato cenni di recupero (+5,7% in valore il dato del sell-in). Era dal 2007 che non si registrava un significativo segnale positivo.