Sono 34mila le imprese legate ai settori della moda in Lombardia che registra un 38% di imprese femminili contro il 42% calcolato sul territorio nazionale. A renderlo noto è la Camera di Commercio di Milano (attraverso il Barometro Alberghiero Milano e Provincia realizzato in collaborazione con Res ed Str Global) che ha inoltre quantificato le ricadute economiche delle fashion week per il capoluogo lombardo, dove le sfilate generano in media più di 8 milioni di euro in ricavi per le imprese del settore alberghiero di Milano e provincia (1,5 milioni di euro in più rispetto ad una settimana normale dello stesso mese).
A livello provinciale, risultano prime Milano, con quattromila imprese femminili e novemila addetti, Brescia, con duemila imprese e cinquemila addetti, Bergamo, Varese e Como con circa mille imprese e rispettivamente circa quattromila addetti per le prime due e tremila addetti per la terza. In quattro anni, le imprese femminili si sono ridotte da 14mila a 13mila e gli addetti di queste ultime sono 33mila sui 189mila del settore.
In calo dell’1%, rispetto al 2011, il numero delle donne tra le imprenditrici di moda, che su tutto il territorio nazionale registrano invece una flessione del 2 per cento.
Sempre secondo i dati della Camera di Commercio di Milano, i principali centri per la moda femminile in Italia sono Napoli con circa settemila imprese del settore guidate da donne, il 33%, Roma con seimila, il 42%, Milano con quattromila, il 33%, Firenze e Torino con tremila (a Firenze il 37% a Torino il 48%, la metà). Prime per addetti delle imprese femminili nel settore moda sono infine Firenze con 12mila impiegati che hanno un capo donna, Napoli e Prato con 11 mila, Milano e Roma con novemila.