Il testimone di Carlo Calenda passa a Teresa Bellanova. La poltrona di viceministro allo Sviluppo economico, lasciata vuota da Calenda a metà gennaio, sarà occupata dalla politica e sindacalista pugliese, già sottosegretario al Lavoro nell’attuale governo. Rispetto a Calenda, che prima di entrare in politica era stato dirigente d’azienda (tra le società in cui ha lavorato, Sky e Ferrari), l’esperienza di Bellanova appare meno manageriale, ma più legata alle dinamiche dell’occupazione.
Calenda ha lasciato il proprio ruolo per assumere quello di rappresentante dell’Italia a Bruxelles, al posto dell’ambasciatore Stefano Sannino, destando non poche preoccupazioni nel settore moda. Il Viceministro, infatti, rappresentava una figura di riferimento per il settore. Nel 2015, Calenda ha presentato ufficialmente il piano straordinario per il made in Italy con 261 milioni di euro di investimenti, di cui 40 milioni per il settore del tessile moda, per favorire export e internazionalizzazione delle imprese italiane. Con la sua uscita, era saltato il primo incontro del Comitato per il Made in Italy, che si sarebbe dovuto tenere mercoledì scorso. A Bellanova, adesso, il compito di proseguire l’iter del Comitato e i rapporti con le associazioni coinvolte, tra cui Altagamma, Cnmi, Pitti immagine e Smi.