Nel terzo trimestre 2015, il consumo di oro per la gioielleria a livello mondiale è calato dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2014. Secondo Gfms, Thomson Reuters, considerando i primi nove mesi del 2015, la domanda globale di oro per la gioielleria ha registrato un calo pari all’8% rispetto al 2014 arrivando a 1.447 tonnellate. Sempre considerando i primi nove mesi, crescono Arabia Saudita (+8%), Usa (+4%) e India (+3%). Stabili Giappone, Uk e Germania mentre calano pesantemente Russia (-35%), Turchia (-26%), Indonesia (-27%), Egitto (-19%) e Cina (-16%).
Secondo i dati Istat, Club degli Orafi, Servizio Studi e Ricerche di Intesa San Paolo, tra gennaio e ottobre 2015 si stima che la media dell’indice di fatturato del settore orafo italiano sia aumentata del 4,4% rispetto al 2014 (anno in cui, nel complesso, aveva raggiunto i 6,86 miliardi di euro). Nonostante il calo globale della domanda, nei primi 9 mesi il valore delle esportazioni italiane riferite ai gioielli in oro, argento e altri metalli preziosi è cresciuto dell’11% sfiorando i 4,2 miliardi di euro. Le principali destinazioni dell’export italiano di gioielleria (oro, argento e altri metalli preziosi) sono gli Emirati Arabi Uniti, la Svizzera, Hong Kong e gli Stati Uniti. Tra gli altri paesi, nei primi 9 mesi del 2015 è aumentato l’export verso la Francia (+88%), il Messico (+67%), la Repubblica Domenicana (+61%) e la Giordania (+30%).