Numeri in crescita per l’edizione appena conclusasi di Itma, salone del meccanotessile tenutosi dal 12 al 19 novembre scorsi a Fiera Milano Rho. I visitatori dell’edizione 2015, infatti, sono cresciuti del 20% raggiungendo quota 123mila rispetto al 2011, a Barcellona, precedente edizione della fiera quadriennale.
La fiera itinerante, giunta alla 17esima edizione, era alla sua quinta volta nel capoluogo lombardo, ma non tornava in Italia da circa 20 anni. La prossima edizione, già programmata dal 20 al 26 giugno del 2019, si terrà invece a Barcellona.
I visitatori sono arrivati da 147 diversi Paesi. Per il 18% si è trattato di italiani, mentre il 7% era tedesco. Presenze importanti anche da India (9%), Turchia (8%), Francia, Spagna, Stati Uniti e Brasile.
Buone le premesse con cui partiva la fiera: 1.691 gli espositori, da 46 Paesi, che hanno battuto il precedente record di Itma 2007 (1.451 da 38 Paesi), registrando la maggiore partecipazione da 64 anni. Disposti su una superficie di 180mila mq, hanno occupato un’area del 20% più ampia rispetto a quella dell’edizione precedente (2011). Tutto il tessile era rappresentato: tintura, finissaggio, filatura, tessitura, maglieria, calzetteria e stampa.
Il 70% dei padiglioni ospitava i Paesi rappresentati in Cematex, l’associazione europea dei costruttori di macchine tessili cui fa capo l’evento, organizzato dalla società di Singapore MP Expositions. Il Paese più in vista (in termini di area occupata) era l’Italia, seguita da Germania, Svizzera e Spagna. Al di fuori dell’Europa, corposa la presenza di produttori da Turchia, Cina, India e Giappone.
Il tema di quest’anno era “Master the art of sustainable innovation” che ha portato anche all’istituzione di un premio, Itma Sustainable Innovation, vinto da Levi Strauss per l’uso della tecnologia per il lavaggio del denim NoStone della vicentina Tonello. Adottata nello stabilimento di Plock in Polonia, NoStone permette il finissaggio denim senza l’impiego della pietra pomice, che comporta svantaggi a livello ambientale ed economico. Tra i finalisti c’era anche la padovana Berto Industria Tessile, nota per i tessuti in denim, che ha ridotto i consumi di acqua grazie al sistema Matex Eco Applicator di Monforts.