Brunello Cucinelli ha archiviato i primi nove mesi del 2015 con una ‘crescita garbata’, come l’imprenditore stesso ama definirla. I ricavi arrivano a quota 317,6 milioni di euro, in aumento del 14,5% a cambi correnti rispetto allo stesso periodo nel 2014. L’ebitda, pari a 53,9 milioni, ha un’incidenza del 12,1% mentre l’utile netto aumenta dell’1,2%, arrivando a 25,7 milioni di euro.
Per quanto riguarda i ricavi per area geografica, nel mercato nordamericano il fatturato è pari a 114,3 milioni di euro in crescita del 25% rispetto allo stesso periodo nel 2014. I ricavi sono cresciuti sia nelle boutique a canale diretto sia nei luxury department store in cui il brand è distribuito. In Europa, i ricavi sono aumentati del 6,8% arrivando a 98,2 milioni di euro, mentre nella Greater China si registra un aumento del 18,3% con rucavi pari a 18 milioni di euro. Nel resto del mondo, invece, il fatturato cresce del 33,6% con ricavi pari a 27,1 milioni di euro. In Italia si registra la crescita minore, con un aumento del fatturato pari all’1,9% con ricavi a 59,9 milioni di euro. La crescita, seppur timida, è stata trainata sia dalle vendite nelle boutique monomarca che nei multimarca. Il network monomarca, in Italia, conta 17 boutique di cui 11 a gestione diretta e 6 monomarca wholesale.
Nei progetti futuri dell’azienda c’è il miglioramento della propria presenza sul web, puntando nello specifico sull’e-commerce. L’obiettivo sarebbe quello di offrire online la stessa esperienza esclusiva che i clienti possono vivere nelle boutique, e l’atmosfera nel borgo umbro di Solomeo, dove l’azienda ha sede. Cucinelli ha dichiarato di voler integrare la realtà digitale e quella produttiva tanto che, secondo quanto riportato da Wwd, nel 2017 il magazzino e-commerce sarà riportato a Solomeo. La scelta di puntare sull’e-commerce potrebbe essere giustificata dalla volontà di mettere il turbo alle vendite.
I dati sono stati comunicati ieri sera a Borse chiuse e, questa mattina, il titolo cala di oltre il 2% in borsa.