Il fondatore e CEO Valerio Tatarella racconta l’anno in corsa del brand pugliese Primadonna. L’azienda di calzature si appresta a chiudere il 2015 a quota 100 milioni di fatturato. E mette il turbo alla rete vendita, con un un occhio attento anche all’abbigliamento.
Avete festeggiato (e già superato) i 300 store e aperto lo showroom di Milano. Che anno è stato per Primadonna?
Possiamo fare un bilancio più che positivo dell’anno che sta per chiudersi. Primadonna conferma il trend di forte crescita: entro la fine del 2015 inaugureremo nuovi punti vendita, portando a quota 360 i negozi Primadonna in Italia e nel mondo, il 26% in più rispetto al 2014. L’inaugurazione dello showroom di Milano poi, segna un momento importantissimo della crescita aziendale. Un nuovo e grande spazio espositivo aperto alla stampa e agli affiliati dove tra l’altro si terranno gli incontri dell’Academy, che finora hanno avuto luogo esclusivamente nell’headquarters di Bari.
In quale strategia rientra il progetto Primadonna Academy?
Primadonna Academy è il fiore all’occhiello dell’azienda: il training che offriamo attraverso questa iniziativa affronta argomenti che vanno dalle tecniche di vendita al visual merchandising, il tutto accompagnato da una buona dose di entusiasmo e motivazione. Ritengo che una politica di formazione seria e costante sia la strada giusta per aiutare i nostri affiliati ad avere le informazioni e le metodologie necessarie per condurre il loro business.
Il retail fa continui progressi: in quali mercati siete più forti?
In questo momento il network Primadonna Collection è composto da 340 punti vendita, 89 di proprietà e 251 in franchising, dislocati sia nei centri storici che nelle gallerie commerciali di 16 Paesi diversi. I mercati più importanti dopo quello italiano sono la Spagna, dove abbiamo 20 punti vendita, e la Francia, dove contiamo di aprire nel medio termine svariati punti vendita. Il nostro piano di sviluppo è molto ambizioso e prevede inaugurazioni non solo in Albania , Russia e Svizzera, ma anche in America.
A livello numerico quali risultati avete raggiunto nel 2015?
Anche quest’anno siamo più che soddisfatti: il fatturato per quest’anno si attesta intorno ai 100 milioni di euro, in crescita del 19,5% rispetto all’anno scorso. Il sell out raggiungerà quota 160 milioni, +20% sul 2014.
Anche a livello di prodotto le novità non mancano…
Continueremo a lavorare sulle calzature e gli accessori, che restano il nostro core business, focalizzandoci su design e stile. Come nell’ultima collezione P/E 2016, nella quale si possono ritrovare tutte le tendenze moda viste sulle passerelle: frange e nappe, black&white, platform, superfici metalliche riflettenti, sandali gladiator, flat e con suola sporty, combat boot, slip-on e borchie. Alle scarpe poi affiancheremo una linea sempre più ampia di abbigliamento per offrire alle nostre clienti un total look da Primadonna. E per marzo 2016 sono in arrivo novità entusiasmanti.