Al via la tre giorni dedicata al tessile. Si è aperta oggi, con una conferenza presenziata dal vice ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda, la ventunesima edizione di Milano Unica, affiancata dalle aperture di Ideabiella (sempre oggi) e da Lineapelle (domani) nel segno della sinergia tra fiere. Nel corso della cerimonia di apertura di Milano Unica, il presidente Silvio Albini ha annunciato che questa sarà la sua ultima edizione. Passa infatti il testimone a Ercole Botto Poala, amministratore delegato di Reda e vice presidente di Ideabiella.
La presenza di Calenda sancisce il percorso già intrapreso da Milano Unica, quello dell’internazionalizzazione, con le sue fiere “gemelle” di Shanghai, a ottobre, e di New York, lanciata lo scorso luglio. Stando ai dati elaborati dal Centro Studi di Sistema Moda Italia nella prima parte dell’anno, sono in crescita i mercati principali del settore: +15,2% gli Stati Uniti, +12,7% la Cina e +9,8% Hong Kong.
Tuttavia la tessitura italiana, nel suo complesso, dopo un 2014 positivo, caratterizzato da un aumento di fatturato del 3,3%, nei primi 6 mesi del 2015 inverte il trend di crescita che durava da sette trimestri consecutivi, e fa registrare un calo della produzione industriale del 4,1% rispetto al medesimo periodo dell’ anno scorso. Peggiore il primo trimestre (-4,7%), rispetto al secondo (-3,6%). Anche analizzando il commercio con l’estero si registrano dinamiche prevalentemente di segno negativo. Sempre nei primi 5 mesi del 2015, l’export di tessuti italiani flette del 2,3%, mentre l’import arretra del 4 per cento.
Quanto agli espositori, il numero è in linea con quello del 2014: 404, di cui 71 stranieri.
Si registra, invece, un’impennata di aziende straniere nelle aree dedicate a Paesi stranieri: sono 47 le imprese che partecipano all’Osservatorio Giappone, cresciute del 62% rispetto alla prima edizione e 10 le aziende che partecipano al debutto dell’Osservatorio Corea. Nel complesso, il 77,7% di società straniere in più.